La guida di Valeria

Maria Valeria
Maria Valeria
La guida di Valeria

Visite turistiche

Informazioni sull’ area La proprietà, una casa di campagna, è ubicata a meno di un chilometro dal piccolo centro di Colli a Volturno (1387 abitanti), un grazioso paese edificato in posizione elevata ( 385 slm ) ai piedi della catena montuosa delle Mainarde, versante molisano del Parco nazionale d'Abruzzo, nell'Alta Valle del Volturno, il fiume più importante del Sud d'Italia. La sua felice posizione lo rende facilmente raggiungibile da Roma, da Napoli e altrettanto facilmente è possibile muoversi da qui per raggiungere, nel giro di pochi minuti fino ad un massimo di un'ora, tutti i siti di maggiore interesse che si trovano in Molise, una piccola ma incantevole regione dai "contenuti" insospettabili. Un po' di storia del paese "Il comune attuale deriva dalla fusione di tre insediamenti collinari, come dimostra il toponimo al plurale, oggi scomparsi; le origini si devono all'influenza esercitata su questa parte della regione dall'Abbazia benedettina di San Vincenzo al Volturno. Tra le famiglie feudali che ebbero dominio su queste terre figurano i Pandone di Venafro; dal 1479 al 1525 fu dei signori del castello di Cerro al Volturno, altro ramo della famiglia Pandone; vi dominarono poi i napoletani Riccio, i Greco di Isernia ed infine i Carmignano. Nel 1807 fu assegnata al Distretto di Piedimonte d'Alife quale capoluogo di governo, ma quattro anni più tardi perse il rango di capoluogo per essere inserita nel Circondario di Castellone. Un Decreto Luogotenenziale del 17 febbraio 1861 la aggregò infine alla Provincia di Molise, assegnandola al Circondario di Isernia. Del passato restano pochissime tracce: le rovine di un'acropoli e di un acquedotto di epoca romana ed il principale monumento urbano, la chiesa parrocchiale dedicata a San Leonardo, il cui aspetto attuale si deve ad un restauro del 1720." La vocazione di questa area la rende meta ideale per chi ama percorsi naturalistici e storici, di valore insospettabile, lontani però dal turismo di massa. Il massiccio delle Mainarde e dei Monti della Meta (2249 mlm) offrono incantevoli passeggiate agli amanti della natura e del trekking. Nei boschi vivono orsi, lupi, camosci, cervi, caprioli e molti altri micromammiferi. Sulle le vette volteggia l'aquila reale. Nella stessa area sono presenti le suggestive sorgenti del fiume Volturno le cui acque trasparenti ospitano una ricca avifauna stanziale e migratoria. In trenta minuti di automobile si raggiungono le stazioni sciistiche di Roccaraso in Abruzzo e Campitello Matese in Molise. A mezz'ora di auto è possibile visitare l'Alto Molise, un territorio ad alto valore ambientale (come la Riserva MAB dell'UNESCO di Collemeluccio e Monte di Mezzo e il Giardino della flora appenninica di Capracotta, il secondo comune più alto dell'Appennino a 1.421 mslm,). Con un'ora di macchina, attraversando i centri più noti del Parco nazionale d'Abruzzo, si raggiunge Pescasseroli dove sono presenti la sede istituzionale del Parco e un interessante Centro di visita con annesso un giardino zoologico di fauna locale. Per gli amanti del sole e dei bagni, incastonati nell'anfiteatro delle Mainarde ci sono i laghi di Castel San Vincenzo e della Montagna Spaccata e, a meno di un chilometro, le fresche acque del fiume Volturno, pressoché incontaminate nel suo alto corso. A circa un'ora di macchina sono raggiungibili sia il mar Tirreno (Gaeta, Scauri e Sperlonga) che il mar Adriatico con le graziose cittadine di Vasto, nel limitrofo Abruzzo, e (a poco più di un'ora)Termoli ,in Molise (da qui Aliscafi per le splendide isole Tremiti). Nei dintorni, paesi ricchi di storia e di cultura come Agnone, "l'Atene del Sannio", dove è operante da oltre 1000 anni la Pontificia Fonderia Marinelli che esporta campane in tutto il mondo. Inoltre numerosi sono i siti storici e archeologici presenti in quest'area: - Complesso monastico di San Vincenzo al Volturno e cripta di Epifanio (dieci minuti di auto) - Anfiteatro sannitico di Pietrabbondante (35 minuti) - Sito sannitico-romano e medievale di Altilia (35 minuti) -Castello Pandone di Venafro (15 minuti) -Castello Pandone di Cerro a Volturno (10 minuti) -Cattedrale di San Pietro apostolo e fontana fraterna ad Isernia (10 minuti ) -Museo Civico della Storia e della Memoria (Isernia) -A Rocchetta a Volturno (pochi minuti di macchina) si può visitare il Museo Internazionale delle Guerre Mondiali Per citarne solo alcuni... Proprio sulle pendici di M.Marrone visse un'esistenza da eremita il pittore impressionista francese Charles Moulin. A venti minuti, la ridente cittadina di montagna di Castel di Sangro con la Pinacoteca dedicata al pittore Teofilo Patini. Sempre ad Isernia si può visitare il sito paleontologico de “La Pineta” risalente al Paleolitico, circa 700.000 anni fa. Nel giacimento sono diffusi resti fossili di elefante, bisonte, rinoceronte, leone, ippopotamo, orso, cinghiale ecc. Presso il Museo nazionale paleolitico di Isernia (sito nel complesso di Santa Maria delle Monache) è presente una mostra permanente dell'antica archeosuperficie contenente molti reperti provenienti dal sito. A meno di un'ora Caserta con la sua magnifica reggia e, a seguire, Napoli, Pompei e la Costiera Amalfitana. Da Napoli con un breve tragitto di motonave o aliscafo si raggiungono le isole di Capri e Ischia. A un'ora e mezzo di macchina si raggiunge Roma sud da dove, lasciando l'auto, alla stazione Laurentina della metropolitana, si raggiunge rapidamente il centro città.
Colli a Volturno
Informazioni sull’ area La proprietà, una casa di campagna, è ubicata a meno di un chilometro dal piccolo centro di Colli a Volturno (1387 abitanti), un grazioso paese edificato in posizione elevata ( 385 slm ) ai piedi della catena montuosa delle Mainarde, versante molisano del Parco nazionale d'Abruzzo, nell'Alta Valle del Volturno, il fiume più importante del Sud d'Italia. La sua felice posizione lo rende facilmente raggiungibile da Roma, da Napoli e altrettanto facilmente è possibile muoversi da qui per raggiungere, nel giro di pochi minuti fino ad un massimo di un'ora, tutti i siti di maggiore interesse che si trovano in Molise, una piccola ma incantevole regione dai "contenuti" insospettabili. Un po' di storia del paese "Il comune attuale deriva dalla fusione di tre insediamenti collinari, come dimostra il toponimo al plurale, oggi scomparsi; le origini si devono all'influenza esercitata su questa parte della regione dall'Abbazia benedettina di San Vincenzo al Volturno. Tra le famiglie feudali che ebbero dominio su queste terre figurano i Pandone di Venafro; dal 1479 al 1525 fu dei signori del castello di Cerro al Volturno, altro ramo della famiglia Pandone; vi dominarono poi i napoletani Riccio, i Greco di Isernia ed infine i Carmignano. Nel 1807 fu assegnata al Distretto di Piedimonte d'Alife quale capoluogo di governo, ma quattro anni più tardi perse il rango di capoluogo per essere inserita nel Circondario di Castellone. Un Decreto Luogotenenziale del 17 febbraio 1861 la aggregò infine alla Provincia di Molise, assegnandola al Circondario di Isernia. Del passato restano pochissime tracce: le rovine di un'acropoli e di un acquedotto di epoca romana ed il principale monumento urbano, la chiesa parrocchiale dedicata a San Leonardo, il cui aspetto attuale si deve ad un restauro del 1720." La vocazione di questa area la rende meta ideale per chi ama percorsi naturalistici e storici, di valore insospettabile, lontani però dal turismo di massa. Il massiccio delle Mainarde e dei Monti della Meta (2249 mlm) offrono incantevoli passeggiate agli amanti della natura e del trekking. Nei boschi vivono orsi, lupi, camosci, cervi, caprioli e molti altri micromammiferi. Sulle le vette volteggia l'aquila reale. Nella stessa area sono presenti le suggestive sorgenti del fiume Volturno le cui acque trasparenti ospitano una ricca avifauna stanziale e migratoria. In trenta minuti di automobile si raggiungono le stazioni sciistiche di Roccaraso in Abruzzo e Campitello Matese in Molise. A mezz'ora di auto è possibile visitare l'Alto Molise, un territorio ad alto valore ambientale (come la Riserva MAB dell'UNESCO di Collemeluccio e Monte di Mezzo e il Giardino della flora appenninica di Capracotta, il secondo comune più alto dell'Appennino a 1.421 mslm,). Con un'ora di macchina, attraversando i centri più noti del Parco nazionale d'Abruzzo, si raggiunge Pescasseroli dove sono presenti la sede istituzionale del Parco e un interessante Centro di visita con annesso un giardino zoologico di fauna locale. Per gli amanti del sole e dei bagni, incastonati nell'anfiteatro delle Mainarde ci sono i laghi di Castel San Vincenzo e della Montagna Spaccata e, a meno di un chilometro, le fresche acque del fiume Volturno, pressoché incontaminate nel suo alto corso. A circa un'ora di macchina sono raggiungibili sia il mar Tirreno (Gaeta, Scauri e Sperlonga) che il mar Adriatico con le graziose cittadine di Vasto, nel limitrofo Abruzzo, e (a poco più di un'ora)Termoli ,in Molise (da qui Aliscafi per le splendide isole Tremiti). Nei dintorni, paesi ricchi di storia e di cultura come Agnone, "l'Atene del Sannio", dove è operante da oltre 1000 anni la Pontificia Fonderia Marinelli che esporta campane in tutto il mondo. Inoltre numerosi sono i siti storici e archeologici presenti in quest'area: - Complesso monastico di San Vincenzo al Volturno e cripta di Epifanio (dieci minuti di auto) - Anfiteatro sannitico di Pietrabbondante (35 minuti) - Sito sannitico-romano e medievale di Altilia (35 minuti) -Castello Pandone di Venafro (15 minuti) -Castello Pandone di Cerro a Volturno (10 minuti) -Cattedrale di San Pietro apostolo e fontana fraterna ad Isernia (10 minuti ) -Museo Civico della Storia e della Memoria (Isernia) -A Rocchetta a Volturno (pochi minuti di macchina) si può visitare il Museo Internazionale delle Guerre Mondiali Per citarne solo alcuni... Proprio sulle pendici di M.Marrone visse un'esistenza da eremita il pittore impressionista francese Charles Moulin. A venti minuti, la ridente cittadina di montagna di Castel di Sangro con la Pinacoteca dedicata al pittore Teofilo Patini. Sempre ad Isernia si può visitare il sito paleontologico de “La Pineta” risalente al Paleolitico, circa 700.000 anni fa. Nel giacimento sono diffusi resti fossili di elefante, bisonte, rinoceronte, leone, ippopotamo, orso, cinghiale ecc. Presso il Museo nazionale paleolitico di Isernia (sito nel complesso di Santa Maria delle Monache) è presente una mostra permanente dell'antica archeosuperficie contenente molti reperti provenienti dal sito. A meno di un'ora Caserta con la sua magnifica reggia e, a seguire, Napoli, Pompei e la Costiera Amalfitana. Da Napoli con un breve tragitto di motonave o aliscafo si raggiungono le isole di Capri e Ischia. A un'ora e mezzo di macchina si raggiunge Roma sud da dove, lasciando l'auto, alla stazione Laurentina della metropolitana, si raggiunge rapidamente il centro città.
Il complesso monastico di San Vincenzo al Volturno è una storica abbazia benedettina, un vero gioiello dal grande valore storico-artistico dell'Alto Medioevo. Fu edificato su un territorio di enorme valore ambientale, una piana fertile dalla quale si origina il fiume Volturno, a ovest la catena delle Mainarde e del Monte Meta, a sud il massiccio del Matese. Le origini del monastero sono da ricondurre a tre principi beneventani: Paldone, Tasone e Tatone, che nel 703 fondarono un cenobio sulla sponda sinistra del fiume Volturno, nei pressi di un antico oratorio dedicato a San Vincenzo, voluto, secondo la tradizione, dall’imperatore Costantino in viaggio da Roma verso Bisanzio.
8 recommandé par les habitants
San Vincenzo al Volturno
SS158
8 recommandé par les habitants
Il complesso monastico di San Vincenzo al Volturno è una storica abbazia benedettina, un vero gioiello dal grande valore storico-artistico dell'Alto Medioevo. Fu edificato su un territorio di enorme valore ambientale, una piana fertile dalla quale si origina il fiume Volturno, a ovest la catena delle Mainarde e del Monte Meta, a sud il massiccio del Matese. Le origini del monastero sono da ricondurre a tre principi beneventani: Paldone, Tasone e Tatone, che nel 703 fondarono un cenobio sulla sponda sinistra del fiume Volturno, nei pressi di un antico oratorio dedicato a San Vincenzo, voluto, secondo la tradizione, dall’imperatore Costantino in viaggio da Roma verso Bisanzio.
Per chi ama il sole, i bagni, serf e canoa...
12 recommandé par les habitants
Lake Castel San Vincenzo
12 recommandé par les habitants
Per chi ama il sole, i bagni, serf e canoa...
"Il Volturno, descritto da autori come Stazio, Claudiano, Lucano, Bartolomeo Fazio, a causa della velocità delle sue acque nelle piene è stato definito Volturnux rapax o Volturnus celer. Proprio per questa sua caratteristica già nell'antica Roma furono creati degli argini. L'Imperatore Domiziano, infatti, li fece costruire affinché «il Volturno vagabondo e sdegnoso non uscisse dal proprio alveo e proprie ripe lo costrinse nel retto corso e vietò che innanzi per le sue gonfiezze e sboccamenti le vicine campagne inondasse» (Rinaldo, Storia civile di Capua, Tomo III, pag. 312).  L'Abbazia di San Vincenzo al Volturno a Castel San Vincenzo Nel VII secolo venne fondata in prossimità delle sorgenti, sulla riva sinistra del fiume, l'importante Abbazia di San Vincenzo al Volturno, presso Rocchetta a Volturno, che diventerà presto un fiorente complesso monastico della zona, contendendosi il territorio con l'Abbazia di Montecassino. Nel territorio molisano inoltre sorgeranno altri borghi intorno al fiume, che porteranno sempre il nome Volturno, come Castelnuovo al Volturno, Cerro al Volturno, Castel San Vincenzo (che ospita la già citata abbazia), Colli a Volturno. Durante l'avanzata piemontese per l'unificazione italiana fu teatro della Battaglia del Volturno combattuta tra i garibaldini e l'esercito borbonico di Francesco II. Durante la seconda guerra mondiale (1944) fu teatro di scontro tra reparti corazzati americani e le truppe tedesche, successivamente attestatesi sulla linea difensiva Gustav. L'abbazia fu danneggiata e ricostruita sui criteri originali romanici. Attualmente fa parte del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, e scorre attraverso aree naturali protette come il bosco di Colli a Volturno e il lago di Castel San Vincenzo"
Sorgenti del Fiume Volturno
"Il Volturno, descritto da autori come Stazio, Claudiano, Lucano, Bartolomeo Fazio, a causa della velocità delle sue acque nelle piene è stato definito Volturnux rapax o Volturnus celer. Proprio per questa sua caratteristica già nell'antica Roma furono creati degli argini. L'Imperatore Domiziano, infatti, li fece costruire affinché «il Volturno vagabondo e sdegnoso non uscisse dal proprio alveo e proprie ripe lo costrinse nel retto corso e vietò che innanzi per le sue gonfiezze e sboccamenti le vicine campagne inondasse» (Rinaldo, Storia civile di Capua, Tomo III, pag. 312).  L'Abbazia di San Vincenzo al Volturno a Castel San Vincenzo Nel VII secolo venne fondata in prossimità delle sorgenti, sulla riva sinistra del fiume, l'importante Abbazia di San Vincenzo al Volturno, presso Rocchetta a Volturno, che diventerà presto un fiorente complesso monastico della zona, contendendosi il territorio con l'Abbazia di Montecassino. Nel territorio molisano inoltre sorgeranno altri borghi intorno al fiume, che porteranno sempre il nome Volturno, come Castelnuovo al Volturno, Cerro al Volturno, Castel San Vincenzo (che ospita la già citata abbazia), Colli a Volturno. Durante l'avanzata piemontese per l'unificazione italiana fu teatro della Battaglia del Volturno combattuta tra i garibaldini e l'esercito borbonico di Francesco II. Durante la seconda guerra mondiale (1944) fu teatro di scontro tra reparti corazzati americani e le truppe tedesche, successivamente attestatesi sulla linea difensiva Gustav. L'abbazia fu danneggiata e ricostruita sui criteri originali romanici. Attualmente fa parte del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, e scorre attraverso aree naturali protette come il bosco di Colli a Volturno e il lago di Castel San Vincenzo"
Un'incredibile esperienza quella di sedere su "poltrone" ergonomiche in pietra manufatte in un periodo insospettabile...Infatti la costruzione del monumentale complesso, che comprende teatro e tempio, rappresentò certamente l’iniziativa di maggiore impegno che occupò gli ultimi decenni del II secolo ed i primi del I secolo a.C. e fu il frutto di un'unica progettazione organica.
7 recommandé par les habitants
Théâtre Sannita Pietrabbondante
Località Calcatello
7 recommandé par les habitants
Un'incredibile esperienza quella di sedere su "poltrone" ergonomiche in pietra manufatte in un periodo insospettabile...Infatti la costruzione del monumentale complesso, che comprende teatro e tempio, rappresentò certamente l’iniziativa di maggiore impegno che occupò gli ultimi decenni del II secolo ed i primi del I secolo a.C. e fu il frutto di un'unica progettazione organica.
"Alle pendici della Linea Gustav, là dove rinacque l’esercito italiano (che assunse il nome di Corpo italiano di Liberazione) dopo la brutta pagina dell’armistizio con gli Alleati dell’8 settembre 1943 e del conseguente sbandamento completo del Paese e delle Forze armate, sorge uno dei complessi museali militari più importanti a livello europeo: si tratta del Museo internazionale delle guerre mondiali, sito in uno splendido edificio completamente restaurato nel centro di Rocchetta a Volturno." "Il Museo Internazionale delle Guerre Mondiali (MIGM) è stato costituito il 16 dicembre 2010. È collocato nei locali di un antico frantoio di proprietà comunale e dato in comodato d’uso all’Associazione storico-culturale 1943-1944. Esso trae spunto dalla battaglia nella quale, nel marzo 1944 - dopo lo scontro di Mignano Monte Lungo - il Corpo Italiano di Liberazione affrontò e sconfisse i tedeschi nella battaglia di Monte Marrone." La superficie di esposizione è di oltre 900 metri quadrati su due piani ed articolata in dodici ambienti.
International War Museum of the World Wars
61/67 Via Roma
"Alle pendici della Linea Gustav, là dove rinacque l’esercito italiano (che assunse il nome di Corpo italiano di Liberazione) dopo la brutta pagina dell’armistizio con gli Alleati dell’8 settembre 1943 e del conseguente sbandamento completo del Paese e delle Forze armate, sorge uno dei complessi museali militari più importanti a livello europeo: si tratta del Museo internazionale delle guerre mondiali, sito in uno splendido edificio completamente restaurato nel centro di Rocchetta a Volturno." "Il Museo Internazionale delle Guerre Mondiali (MIGM) è stato costituito il 16 dicembre 2010. È collocato nei locali di un antico frantoio di proprietà comunale e dato in comodato d’uso all’Associazione storico-culturale 1943-1944. Esso trae spunto dalla battaglia nella quale, nel marzo 1944 - dopo lo scontro di Mignano Monte Lungo - il Corpo Italiano di Liberazione affrontò e sconfisse i tedeschi nella battaglia di Monte Marrone." La superficie di esposizione è di oltre 900 metri quadrati su due piani ed articolata in dodici ambienti.
"Il Museo nazionale del paleolitico di Isernia si inserisce all’interno di un progetto di parco archeologico che si sviluppa attorno al giacimento di Isernia La Pineta che, data la sua importanza e la sua antichità, è considerato uno dei principali siti archeologici preistorici per la comprensione dei modi di vita e delle dinamiche di popolamento nell’area del Mediterraneo nel corso della Preistoria."
10 recommandé par les habitants
National Museum of the Paleolithic
snc Località La Pineta
10 recommandé par les habitants
"Il Museo nazionale del paleolitico di Isernia si inserisce all’interno di un progetto di parco archeologico che si sviluppa attorno al giacimento di Isernia La Pineta che, data la sua importanza e la sua antichità, è considerato uno dei principali siti archeologici preistorici per la comprensione dei modi di vita e delle dinamiche di popolamento nell’area del Mediterraneo nel corso della Preistoria."
Sito di grande suggestione ( a 35/40 minuti ).Una piccola e semisconosciuta Pompei che vale veramente la pena non trascurare... "Saepinum, attraversata dal famosissimo tratturo Pescasseroli-Candela veniva utilizzata già in epoca sannitica come punto d’incontro e di scambio dei prodotti agricoli con quelli pastorali in occasione delle migrazioni stagionali delle greggi, quindi scalo e porto di mercato. La città romana, quella che noi oggi vediamo, fu preceduta da una di epoca sannitica, che sorgeva sulla montagna retrostante, detta di “Terravecchia”. Di quell’antico insediamento sono attualmente riconoscibili i resti di una splendida cinta muraria. Fu dopo la sconfitta subita dai Sanniti ad opera dei Romani che la popolazione abbandona il sito di altura per riversarsi nella pianura, iniziando così a costruire il nuovo nucleo urbano".
17 recommandé par les habitants
Altilia I
17 recommandé par les habitants
Sito di grande suggestione ( a 35/40 minuti ).Una piccola e semisconosciuta Pompei che vale veramente la pena non trascurare... "Saepinum, attraversata dal famosissimo tratturo Pescasseroli-Candela veniva utilizzata già in epoca sannitica come punto d’incontro e di scambio dei prodotti agricoli con quelli pastorali in occasione delle migrazioni stagionali delle greggi, quindi scalo e porto di mercato. La città romana, quella che noi oggi vediamo, fu preceduta da una di epoca sannitica, che sorgeva sulla montagna retrostante, detta di “Terravecchia”. Di quell’antico insediamento sono attualmente riconoscibili i resti di una splendida cinta muraria. Fu dopo la sconfitta subita dai Sanniti ad opera dei Romani che la popolazione abbandona il sito di altura per riversarsi nella pianura, iniziando così a costruire il nuovo nucleo urbano".
Questo piccolo, incantevole paesino è stato annoverato tra i borghi più belli d'Italia
6 recommandé par les habitants
Fornelli
6 recommandé par les habitants
Questo piccolo, incantevole paesino è stato annoverato tra i borghi più belli d'Italia
Importante luogo storico della seconda guerra Mondiale, di incredibile bellezza naturalistica. Qui scelse di vivere in eremitaggio il pittore impressionista francese Charles Moulin "La notte del 31 marzo 1944, gli Alpini del Battaglione “Piemonte” inquadrati nel Corpo Italiano di Liberazione conquistarono la vetta di Monte Marrone (nella catena appenninica de Le Mainarde, fra Lazio, Umbria e Molise) con un’azione frontale, ritenuta impossibile sia dai nuovi alleati anglo-americani sia dai nemici tedeschi. Altrettanto stupefacente fu la difesa del picco da parte degli Alpini che resistettero, fra il 9 e il 10 aprile successivi, ai reiterati tentativi delle truppe tedesche di riprendere le posizioni perse. Furono, anche, questi episodi a convincere gli anglo-americani della validità delle truppe italiane e della necessità di averle al loro fianco nella fase della Seconda Guerra mondiale che andava ad incominciare"
6 recommandé par les habitants
Monte Marrone
6 recommandé par les habitants
Importante luogo storico della seconda guerra Mondiale, di incredibile bellezza naturalistica. Qui scelse di vivere in eremitaggio il pittore impressionista francese Charles Moulin "La notte del 31 marzo 1944, gli Alpini del Battaglione “Piemonte” inquadrati nel Corpo Italiano di Liberazione conquistarono la vetta di Monte Marrone (nella catena appenninica de Le Mainarde, fra Lazio, Umbria e Molise) con un’azione frontale, ritenuta impossibile sia dai nuovi alleati anglo-americani sia dai nemici tedeschi. Altrettanto stupefacente fu la difesa del picco da parte degli Alpini che resistettero, fra il 9 e il 10 aprile successivi, ai reiterati tentativi delle truppe tedesche di riprendere le posizioni perse. Furono, anche, questi episodi a convincere gli anglo-americani della validità delle truppe italiane e della necessità di averle al loro fianco nella fase della Seconda Guerra mondiale che andava ad incominciare"
Ridente cittadina di montagna in provincia dell'Aquila. Da non perdere la pinacoteca dedicata a Teofilo Patini. 23 minuti
18 recommandé par les habitants
Castel di Sangro
18 recommandé par les habitants
Ridente cittadina di montagna in provincia dell'Aquila. Da non perdere la pinacoteca dedicata a Teofilo Patini. 23 minuti
"Il castello di Venafro prende il nome dalla famiglia Pandone, antica proprietaria di questo maniero medievale , trasformato nel sedicesimo secolo in palazzo nobiliare. In un’ala del castello si possono visitare gli ambienti nobilitati dal conte Enrico Pandone tra il 1522 e il 1527 con originali e spettacolari affreschi rappresentanti i cavalli di sua proprietà, oppure il Salone nobile col ciclo di affreschi a tema bucolico sempre del sedicesimo secolo. In un’altra ala è ospitato il Museo Nazionale del Molise, che conta su opere pittoriche tra età paleocristiana ed età moderna" 24 minuti
7 recommandé par les habitants
National Museum of Castle Pandone
snc Via Tre Cappelle
7 recommandé par les habitants
"Il castello di Venafro prende il nome dalla famiglia Pandone, antica proprietaria di questo maniero medievale , trasformato nel sedicesimo secolo in palazzo nobiliare. In un’ala del castello si possono visitare gli ambienti nobilitati dal conte Enrico Pandone tra il 1522 e il 1527 con originali e spettacolari affreschi rappresentanti i cavalli di sua proprietà, oppure il Salone nobile col ciclo di affreschi a tema bucolico sempre del sedicesimo secolo. In un’altra ala è ospitato il Museo Nazionale del Molise, che conta su opere pittoriche tra età paleocristiana ed età moderna" 24 minuti
Il paese delle campane e delle chiese "Le chiese romanico-gotiche, che conservano importanti opere di Duprè, Monteverde, Colombo, Gamba, i leoni, che decorano palazzo Nuonno (XIII sec.) e testimoniano la presenza nel passato di una importante comunità di veneziani, le antiche porte di accesso alla città vecchia, e le tipiche aperture a forma di “P” rovesciata delle botteghe artigianali, fanno di Agnone un vero museo all’aperto. Ma a rendere famosa questa cittadina in tutto il mondo è la millenaria Pontificia Fonderia di Campane Marinelli, che continua a produrre campane con la stessa tecnica usata fin dal medioevo. L’unicità di Agnone è provata anche dal riconoscimento della “Bandiera Arancione”: il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano, attribuito ai comuni italiani, che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità"
21 recommandé par les habitants
Agnone
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Il paese delle campane e delle chiese "Le chiese romanico-gotiche, che conservano importanti opere di Duprè, Monteverde, Colombo, Gamba, i leoni, che decorano palazzo Nuonno (XIII sec.) e testimoniano la presenza nel passato di una importante comunità di veneziani, le antiche porte di accesso alla città vecchia, e le tipiche aperture a forma di “P” rovesciata delle botteghe artigianali, fanno di Agnone un vero museo all’aperto. Ma a rendere famosa questa cittadina in tutto il mondo è la millenaria Pontificia Fonderia di Campane Marinelli, che continua a produrre campane con la stessa tecnica usata fin dal medioevo. L’unicità di Agnone è provata anche dal riconoscimento della “Bandiera Arancione”: il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano, attribuito ai comuni italiani, che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità"
Capoluogo della regione
12 recommandé par les habitants
Campobasso
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Capoluogo della regione
Luogo suggestivo
Cascata del Carpino
Luogo suggestivo

località sciistica

Nota località sciistica abruzzese. A 35 minuti
48 recommandé par les habitants
Roccaraso
48 recommandé par les habitants
Nota località sciistica abruzzese. A 35 minuti
Uno dei comuni appenninici più alti d'Italia. Trekking e sci di fondo. 40 minuti da Dimora De Iorio
14 recommandé par les habitants
Capracotta
14 recommandé par les habitants
Uno dei comuni appenninici più alti d'Italia. Trekking e sci di fondo. 40 minuti da Dimora De Iorio
Località di sciistica in provincia di Campobasso. A 53 minuti
18 recommandé par les habitants
Campitello Matese
18 recommandé par les habitants
Località di sciistica in provincia di Campobasso. A 53 minuti

Area Protetta

Riserva Naturale di Collemeluccio-Montedimezzo
https://www.comune.vastogirardi.is.it/ambiente-e-territorio/2-non-categorizzato/50-la-riserva-mab-di-montedimezzo.html
10 recommandé par les habitants
Réserve naturelle d'État de Montedimezzo
Strada Provinciale Carovillense
10 recommandé par les habitants
https://www.comune.vastogirardi.is.it/ambiente-e-territorio/2-non-categorizzato/50-la-riserva-mab-di-montedimezzo.html
Versante molisano del Parco Nazionale D'Abruzzo. Area di elevato valore ambientale e paesaggistico.
Mainarde Molisane
Versante molisano del Parco Nazionale D'Abruzzo. Area di elevato valore ambientale e paesaggistico.