La guida di Marco

Marco
La guida di Marco

Visite turistiche

Le grotte di Is Zuddas
9 recommandé par les habitants
Santadi
9 recommandé par les habitants
Le grotte di Is Zuddas
Scavata in un anfiteatro di roccia trachitica sul fianco meridionale del ‘silenzioso’ colle di sa Pranedda, è composta da oltre 40 tombe di varie dimensioni e planimetrie, allineate lungo la parete rocciosa in maniera simmetrica, secondo un disegno che pare preordinato. La necropoli di Montessu è una delle più significative e affascinanti testimonianze prenuragiche dell’Isola, in uso per un millennio e mezzo, dal Neolitico finale (3200-2800 a.C.) al Bronzo antico (1800-1600 a.C.), come attestano i reperti ceramici ritrovati e custoditi nei musei archeologici di Cagliari e Santadi. Il sepolcreto preistorico domina con la sua mole la piana del rio Palmas, che lambisce l’abitato di Villaperuccio, nel basso Sulcis. Oltre alla necropoli, la valle ospita un parco archeologico comprendente un’allèe couverte, due nuraghi e due imponenti menhir alti circa cinque metri. La necropoli faceva capo a un villaggio del III millennio a.C., di cui vedrai i resti sull’altura di s’Arriorxu. Tante altre perdas fittas (conficcate) caratterizzano il territorio, dove trova posto un’altra necropoli neolitica, le domus di Marchianna, e i ruderi di altri 40 nuraghi. Dall’ingresso dell’area archeologica salirai lungo un sentiero per alcune centinaia di metri. La maggior parte delle domus de Janas di Montessu sono pluricellulari, formate da vestibolo e camera maggiore con più nicchie o da più camere disposte in successione longitudinale, accessibili attraverso corridoi e in alcuni casi impreziosite da colonne sbozzate e incisioni parietali. Portelli di pietra incassati chiudevano gli ingressi, che in qualche caso ricordano un teschio: scelta non casuale. Cavità, nicchiette e coppelle fungevano da posa per corredo e resti del defunto. Le sepolture più semplici hanno una camera di un metro di diametro con volta bassa: dall’angusta porticina si introduceva il cadavere in posizione fetale. Per maestosità ed elaborata architettura si distinguono due tombe-santuario all’estremità dell’anfiteatro naturale, una fronte all’altra: sa Cresiedda (chiesetta), la più fotografata, e sa Grutta de is procus (grotta dei porci), caratterizzate, sul fronte, da allineamenti megalitici disposti a semicerchio, ingressi monumentali alti circa due metri e da un ampio padiglione che fungeva da vestibolo. Attraverso tre aperture accederai alla camera mortuaria, ripartita da robusti divisori nei quali si aprono portelli disposti in uno schema a spirale simboleggiante gli occhi. Sul lato esterno ad esse, si affiancano altre due domus significative sotto l’aspetto della simbologia religiosa. Prendono nome dai motivi decorativi, incisi o in rilievo, che le caratterizzano: la ‘tomba delle spirali’, decorata nell’anticella con denti di lupo in ocra rossa, colore della rigenerazione, all’ingresso da una protome taurina e, nelle celle, da festoni, motivi a candelabro, falsa porta, che indica il passaggio per l’aldilà, e numerose spirali simboleggianti occhi o seni della dea Madre; mentre, nella volta e all’ingresso della ‘tomba delle corna’, a sviluppo verticale con pozzetto d’accesso, sono scolpite corna di varia foggia, alludenti al dio Toro, analoghe a quelle della Britannia megalitica. La posizione delle due coppie di tombe agli estremi del semicerchio roccioso denota uno schema prestabilito: le tombe monumentali erano poste a protezione delle altre sepolture e del sonno dei defunti.
16 recommandé par les habitants
Necropoli di Montessu
16 recommandé par les habitants
Scavata in un anfiteatro di roccia trachitica sul fianco meridionale del ‘silenzioso’ colle di sa Pranedda, è composta da oltre 40 tombe di varie dimensioni e planimetrie, allineate lungo la parete rocciosa in maniera simmetrica, secondo un disegno che pare preordinato. La necropoli di Montessu è una delle più significative e affascinanti testimonianze prenuragiche dell’Isola, in uso per un millennio e mezzo, dal Neolitico finale (3200-2800 a.C.) al Bronzo antico (1800-1600 a.C.), come attestano i reperti ceramici ritrovati e custoditi nei musei archeologici di Cagliari e Santadi. Il sepolcreto preistorico domina con la sua mole la piana del rio Palmas, che lambisce l’abitato di Villaperuccio, nel basso Sulcis. Oltre alla necropoli, la valle ospita un parco archeologico comprendente un’allèe couverte, due nuraghi e due imponenti menhir alti circa cinque metri. La necropoli faceva capo a un villaggio del III millennio a.C., di cui vedrai i resti sull’altura di s’Arriorxu. Tante altre perdas fittas (conficcate) caratterizzano il territorio, dove trova posto un’altra necropoli neolitica, le domus di Marchianna, e i ruderi di altri 40 nuraghi. Dall’ingresso dell’area archeologica salirai lungo un sentiero per alcune centinaia di metri. La maggior parte delle domus de Janas di Montessu sono pluricellulari, formate da vestibolo e camera maggiore con più nicchie o da più camere disposte in successione longitudinale, accessibili attraverso corridoi e in alcuni casi impreziosite da colonne sbozzate e incisioni parietali. Portelli di pietra incassati chiudevano gli ingressi, che in qualche caso ricordano un teschio: scelta non casuale. Cavità, nicchiette e coppelle fungevano da posa per corredo e resti del defunto. Le sepolture più semplici hanno una camera di un metro di diametro con volta bassa: dall’angusta porticina si introduceva il cadavere in posizione fetale. Per maestosità ed elaborata architettura si distinguono due tombe-santuario all’estremità dell’anfiteatro naturale, una fronte all’altra: sa Cresiedda (chiesetta), la più fotografata, e sa Grutta de is procus (grotta dei porci), caratterizzate, sul fronte, da allineamenti megalitici disposti a semicerchio, ingressi monumentali alti circa due metri e da un ampio padiglione che fungeva da vestibolo. Attraverso tre aperture accederai alla camera mortuaria, ripartita da robusti divisori nei quali si aprono portelli disposti in uno schema a spirale simboleggiante gli occhi. Sul lato esterno ad esse, si affiancano altre due domus significative sotto l’aspetto della simbologia religiosa. Prendono nome dai motivi decorativi, incisi o in rilievo, che le caratterizzano: la ‘tomba delle spirali’, decorata nell’anticella con denti di lupo in ocra rossa, colore della rigenerazione, all’ingresso da una protome taurina e, nelle celle, da festoni, motivi a candelabro, falsa porta, che indica il passaggio per l’aldilà, e numerose spirali simboleggianti occhi o seni della dea Madre; mentre, nella volta e all’ingresso della ‘tomba delle corna’, a sviluppo verticale con pozzetto d’accesso, sono scolpite corna di varia foggia, alludenti al dio Toro, analoghe a quelle della Britannia megalitica. La posizione delle due coppie di tombe agli estremi del semicerchio roccioso denota uno schema prestabilito: le tombe monumentali erano poste a protezione delle altre sepolture e del sonno dei defunti.
12 recommandé par les habitants
Nuraghe Seruci
SP108
12 recommandé par les habitants
Una bellissima isoletta da non perdere
90 recommandé par les habitants
Carloforte
90 recommandé par les habitants
Una bellissima isoletta da non perdere
È il più famoso nel mondo, anche grazie all'inclusione nel patrimonio UNESCO. Si trova a Barumini, non lontano da Cagliari, sulla strada che porta a Oristano. Il nuraghe fu portato alla luce negli anni '50 del secolo scorso, quando un'alluvione rivelò che quelli che sembravano solo ammassi di pietre erano un'importante struttura fortificata facente parte di un sistema destinato a sbarrare la strada dal mare e dalla pianura verso l'interno dell'isola. La torre più alta originariamente raggiungeva i 20 metri, ora poco più di 14. Circondata da un bastione corredato di altre quattro torri agli angoli, a sua volta circondato da un anello di mura su cui si ergevano altre sette torri, questo sistema costituisce il nucleo attorno al quale si sviluppa un insieme disordinato di una cinquantina di fondazioni di capanne circolari o ellittiche costruite tra il VII e il III secolo a.C. A breve distanza da Barumini si estende la Giara di Gesturi, un vastissimo altopiano famoso per la presenza di cavallini allo stato brado e il cui territorio è circondato da ben 23 nuraghi dell'età del bronzo: tracce di antichità ad ogni angolo! Aperto al pubblico tutti i giorni dell’anno e, come da disposizioni ministeriali, è visitabile solo ed esclusivamente accompagnati da una guida per ragioni di sicurezza. Le visite guidate prevedono, infatti, un percorso all’interno del villaggio nuragico durante il quale vengono illustrate le principali tipologie abitative che lo compongono per poi entrare fin nel cuore del grande complesso turrito accessibile solo attraverso corridoi e scale di non facile transito. Sempre per ragioni di sicurezza, in giornate di pioggia l’area archeologica potrebbe non essere accessibile oppure accessibile solo parzialmente. Per tali motivi e considerando, inoltre, il fatto che la visita si svolge per la maggior parte della sua durata all’aperto, si consiglia un abbigliamento comodo e sportivo e in particolare: nella stagione calda l’utilizzo di cappellini, crema solare e acqua; nella stagione fredda l’utilizzo di impermeabili e scarpe anti-scivolo. Le visite guidate partono ogni mezz’ora e durano circa un’ora.
113 recommandé par les habitants
Su Nuraxi
Viale Su Nuraxi
113 recommandé par les habitants
È il più famoso nel mondo, anche grazie all'inclusione nel patrimonio UNESCO. Si trova a Barumini, non lontano da Cagliari, sulla strada che porta a Oristano. Il nuraghe fu portato alla luce negli anni '50 del secolo scorso, quando un'alluvione rivelò che quelli che sembravano solo ammassi di pietre erano un'importante struttura fortificata facente parte di un sistema destinato a sbarrare la strada dal mare e dalla pianura verso l'interno dell'isola. La torre più alta originariamente raggiungeva i 20 metri, ora poco più di 14. Circondata da un bastione corredato di altre quattro torri agli angoli, a sua volta circondato da un anello di mura su cui si ergevano altre sette torri, questo sistema costituisce il nucleo attorno al quale si sviluppa un insieme disordinato di una cinquantina di fondazioni di capanne circolari o ellittiche costruite tra il VII e il III secolo a.C. A breve distanza da Barumini si estende la Giara di Gesturi, un vastissimo altopiano famoso per la presenza di cavallini allo stato brado e il cui territorio è circondato da ben 23 nuraghi dell'età del bronzo: tracce di antichità ad ogni angolo! Aperto al pubblico tutti i giorni dell’anno e, come da disposizioni ministeriali, è visitabile solo ed esclusivamente accompagnati da una guida per ragioni di sicurezza. Le visite guidate prevedono, infatti, un percorso all’interno del villaggio nuragico durante il quale vengono illustrate le principali tipologie abitative che lo compongono per poi entrare fin nel cuore del grande complesso turrito accessibile solo attraverso corridoi e scale di non facile transito. Sempre per ragioni di sicurezza, in giornate di pioggia l’area archeologica potrebbe non essere accessibile oppure accessibile solo parzialmente. Per tali motivi e considerando, inoltre, il fatto che la visita si svolge per la maggior parte della sua durata all’aperto, si consiglia un abbigliamento comodo e sportivo e in particolare: nella stagione calda l’utilizzo di cappellini, crema solare e acqua; nella stagione fredda l’utilizzo di impermeabili e scarpe anti-scivolo. Le visite guidate partono ogni mezz’ora e durano circa un’ora.
Il complesso forestale Monte Arcosu - Piscinamanna costituisce la foresta di macchia mediterranea più estesa dell'intero bacino del Mediterraneo.
Monte Arcosu
Il complesso forestale Monte Arcosu - Piscinamanna costituisce la foresta di macchia mediterranea più estesa dell'intero bacino del Mediterraneo.

Offerta gastronomica

Un esperienza culinaria della tradizione Sarda.
6 recommandé par les habitants
La Grotta del Tesoro Santadi
Località Su Benatzu
6 recommandé par les habitants
Un esperienza culinaria della tradizione Sarda.
Albergo e Ristorante storico
Locanda Ristorante Rosella
139 Via P. di Piemonte
Albergo e Ristorante storico
17 recommandé par les habitants
Ristorante da Stefano
2 Via Regina Elena
17 recommandé par les habitants
Ottima selezioni di vino.
11 recommandé par les habitants
Cantina Santadi
14 Via Giacomo Tachis
11 recommandé par les habitants
Ottima selezioni di vino.
Ristorante/Chiosco con una buona selezione di vini in spiaggia, musica e un ottimo aperitivo in spiaggia al calar del sole! Consigliatissimo!
Luna Beach Porto Pino
Ristorante/Chiosco con una buona selezione di vini in spiaggia, musica e un ottimo aperitivo in spiaggia al calar del sole! Consigliatissimo!
Un ottimo ristorante con prodotti tipici e cucina locale o pizzeria!
Licu e Giuanniccu
n° 8 Piazza Repubblica
Un ottimo ristorante con prodotti tipici e cucina locale o pizzeria!
Una buona selezione di carni
Macelleria Pilloni
346 Via Italia
Una buona selezione di carni
Un ottima selezione di carni, salsiccia e prodotti tipici
Macelleria Pinna
Un ottima selezione di carni, salsiccia e prodotti tipici

Smart tasting

Cantina nel territorio di Sant Anna Arresi. Lo Smart Tasting è la degustazione online ideata da Divinea, che consente di vivere un’autentica wine experience comodamente da casa propria o da ovunque si voglia, direttamente con il produttore che, dalla cantina, vi guiderà nella scoperta di tre vini protagonisti dell’esperienza rappresentativi della nostra terra, la Sardegna: Giunco Vermentino di Sardegna, Brama Syrah Valli di Porto Pino e Buio Carignano del Sulcis. Attraverso i nostri vitigni più rappresentativi, dal Vermentino al Carignano, vi accompagneremo alla scoperta di un luogo meraviglioso, le coste del Sulcis nel Sud-Ovest sardo. Una terra dove le uve sono cullate dal sole e accarezzate dal vento che porta i profumi del mare e della macchia mediterranea. Unicità, autenticità e passione, un’esperienza speciale da vivere in ogni momento, proprio come in cantina. Informazini dettagliate nel sito wed della cantina Mesa
Cantina Mesa
Località Su Baroni
Cantina nel territorio di Sant Anna Arresi. Lo Smart Tasting è la degustazione online ideata da Divinea, che consente di vivere un’autentica wine experience comodamente da casa propria o da ovunque si voglia, direttamente con il produttore che, dalla cantina, vi guiderà nella scoperta di tre vini protagonisti dell’esperienza rappresentativi della nostra terra, la Sardegna: Giunco Vermentino di Sardegna, Brama Syrah Valli di Porto Pino e Buio Carignano del Sulcis. Attraverso i nostri vitigni più rappresentativi, dal Vermentino al Carignano, vi accompagneremo alla scoperta di un luogo meraviglioso, le coste del Sulcis nel Sud-Ovest sardo. Una terra dove le uve sono cullate dal sole e accarezzate dal vento che porta i profumi del mare e della macchia mediterranea. Unicità, autenticità e passione, un’esperienza speciale da vivere in ogni momento, proprio come in cantina. Informazini dettagliate nel sito wed della cantina Mesa

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Spiaggia di Tuerredda

Fantastica spiaggia nel comune di Teulada.