Lieu de culte

Abbazia Benedettina

Recommandé par 3 habitants

Conseils des habitants

Ancien Membre
September 17, 2021
Poggio frazione di San Benedetto in Alpe Come tanti altri antichi edifici, il complesso abbaziale mostra componenti che risalgono a epoche diverse, dal medio evo ai primi decenni del XVIII sec.. Seguiamo un percorso a ritroso nel tempo e osserviamo per primo l'interno dell'attuale chiesa. L'iscrizione di una lapide vicina alla porta di ingresso attesta che i lavori di ricostruzione della chiesa furono completati nel 1723. La chiesa nasconde però molto più di quello che mostra. Occorre quindi fare alcuni passi indietro nel tempo. La chiesa venne ricostruita perché alcune parti del precedente edificio erano collassate. Ma non fu ripristinata nelle sue precedenti linee architettoniche, le cui caratteristiche sono sufficientemente note e ribadite anche dalle risultanze di uno scavo archeologico effettuato nel 1987 a cura della Sovrintendenza ai beni archeologici. L'antica chiesa aveva una grande cripta posta sotto il presbiterio e l'altare maggiore, con diramazione sotto i due transetti. Il complesso abbaziale comprendeva anche il convento, il chiostro e un sistema fortificato. L'originario edificio medioevale non è andato però completamente perso. Le parti dell'Abbazia che si sono conservate valgono una visita a San Benedetto. Sono anche oggi visibili: il muro perimetrale destro, inglobato e riutilizzato nella nuova chiesa. Vi si riconoscono l'arco di accesso dal presbiterio al transetto e una porta con arco a tutto sesto; l'alto campanile a vela; l'attacco dell'abside semicircolare; il grande arco di accesso al pronao, già di ingresso al convento e ora alla chiesa; un vano con soffitto voltato a crociera a ridosso del presbiterio; una torre di vedetta munita di feritoie balestriere; elementi (le colonne di pietra) di una porzione del chiostro con il pozzo, ora non più centrale, ma addossato al muro della chiesa; la cripta del transetto di destra. Ed è proprio la cripta che più impressiona il visitatore. La cripta La maggior parte della cripta dell'antica chiesa è rimasta coinvolta nella demolizione settecentesca. Ma è rimasta intatta, ed è tuttora molto suggestiva, la parte corrispondente al transetto di destra. La cripta ospita ora le presunte reliquie dei martiri cristiani Primo e Feliciano, che in precedenza erano collocate sotto l'altare maggiore. Gli scavi archeologici del 1987, compiuti in una porzione dell'area dove sorgeva l'antica chiesa, hanno messo in luce i resti della parte centrale della cripta, che è risultata suddivisa in tre navate da pilastrini ottagoni con terminazione quadrata, in arenaria, su cui poggiavano capitelli a tronco di piramide. L'accesso si apriva sulla navata mediante due scale disposte simmetricamente. Si può ora entrare nell'area degli scavi attraverso la parte di cripta rimasta intatta. Il dibattito sulle origini Non ci sono documenti che ci indichino con certezza quando ebbe origine l'insediamento monastico e quando fu eretta l'Abbazia. Qualche indicazione sulla datazione dell'edificio ci viene dai responsabili degli scavi del 1987, i quali, pur premettendo che “nessun documento né dato materiale ci informa circa la cronologia dell'edificio”, così concludono: “Da un punto di vista strutturale la cripta nasce intorno alla chiesa, non appartiene cioè ad un edificio preesistente. Una datazione intorno alla prima metà del sec. XI potrebbe indizialmente essere proposta”. In questa sede accenniamo solo al fatto che sono numerosi i documenti antichi che riguardano, o comunque citano, l'Abbazia di San Benedetto in Alpe. Le fonti relative all'Abbazia risalgono agli inizi del sec. XI, anche se l'esistenza di un nucleo di eremiti in questa zona può essere assegnata a periodi precedenti. É documentato che, grazie a donazioni e acquisti, quella di San Benedetto in Alpe era nel XII sec. una delle più ricche e potenti abbazie dell'Appennino tosco-romagnolo. I possedimenti dell'Abbazia si estendevano nelle diocesi di Forlì, Forlimpopoli, Faenza e Firenze. Il monastero raggiunse l'apice della sua influenza durante il XIII sec., quando anche i fabbricati che lo componevano assunsero notevoli dimensioni: tutta l'area dell'attuale abitato di Poggio era infatti allora probabilmente occupata dalle celle dei monaci, le quali su due file formavano un borgo ai lati della strada rettilinea che ancora oggi parte dalla chiesa abbaziale. I secoli XIV e XV segnano la decadenza dell'Abbazia, che vede progressivamente diminuire i suoi monaci, finché nel 1499 l'Abate di San Benedetto consegna i pochi beni e i privilegi che ancora l'Abbazia possedeva nelle mani di Papa Alessandro VI. Come prima conseguenza viene soppresso nell'Abbazia l'Ordine benedettino e nell'anno 1500 l'unico monaco rimasto ha il solo compito delle funzioni proprie della chiesa. Così finisce la vita e l'autonomia della grande Abbazia di San Benedetto. Dopo essere passata all'amministrazione dell'Abbazia di Vallombrosa nel 1526 viene concessa per sempre al Capitolo della basilica di San Lorenzo”. Ridotta l'Abbazia a semplice parrocchia, i fabbricati furono trascurati. Le antiche pergamene Da queste pergamene del monastero si ha la prova dell'importanza e del prestigio che aveva l'Abbazia. Il fondo monastico è custodito presso l'Archivio Capitolare della Basilica di San Lorenzo in Firenze ed è collocato nella prima delle quattro grandi sezioni nelle quali è suddiviso l'archivio. Si tratta di 165 pergamene la maggior parte delle quali risalenti ai secoli dal XII al XV. A questo fondo vanno aggiunte due carte di enfiteusi custodite nell'Archivio Arcivescovile di Ravenna, una Bolla papale di Callisto II datata 1125, edita nel Bullarium Laurentianum e un atto del 1103 conservato presso l'Archivio di Stato di Firenze. Conclusione Conosciuta e studiata dagli storici, dai letterati e dagli storici dell'arte, l'Abbazia di San Benedetto in Alpe è poco nota al grande pubblico. Infine un consiglio per i visitatori. Per accedere al chiostro-cortile con pozzo (che oggi è un piccolo e delizioso giardino curato dalle signore Domenica e Giovanna Rabiti), e poi da lì alla cripta, bisogna entrare dalla prima porta a destra dell'ingresso della chiesa. Il cortile è anche un terrazzo per ammirare il panorama della valle e dei monti che la circondano. Non perdetevelo!!!
Poggio frazione di San Benedetto in Alpe Come tanti altri antichi edifici, il complesso abbaziale mostra componenti che risalgono a epoche diverse, dal medio evo ai primi decenni del XVIII sec.. Seguiamo un percorso a ritroso nel tempo e osserviamo per primo l'interno dell'attuale chiesa. L'iscrizi…
Maria Angela
April 16, 2021
Bellissimo percorso da fare a piedi, per raggiungere questa antica Abbazia dei frati Benedettini, dove soggiornò Dante Alighieri
Barbara
April 11, 2018
Antica abbazia benedettina situata nella parte alta del paese denominata Il Poggio; da visitare la chiesa, la cripta e il cortile da cui si gode una splendida vista sulla vallata.
Emplacement
Via Poggio
San Benedetto In Alpe, Emilia-Romagna